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Ricco, elegante, armonico: il Barbaresco Garassino è uno dei vini piemontesi emblema di qualità, punto fermo per la Tenuta Carretta. Il suo buon equilibrio è perfetto per carni rosse, arrosti e cacciagione.
Ultimo nato in casa Cincinnato, il Bombo rosé è un Nero Buono con "il fondo". Il Bombo Rosé Cincinnato è di difficile reperibilità in quanto presente solo nella ristorazione. Il Bombo Rosato è un vino frizzante prodotto da uve di Nero Buono; si presenta con un naso intrigante e coinvolgente con sentori di ciliegia, lampone. Un palato delicato e leggero con una buona acidità e spuma morbida.
Lo Syrah Case Via della cantina Fontodi è un vino di colore rosso rubino intenso con riflessi argentati, al naso si apre in modo ampio e potente con note di marmellata di ciliegia e lamponi, accompagnati da sentori di pepe nero e accenni di cacao fondente. in bocca è caldo e strutturato, decisamente tannico e perfettamente bilanciato il suo finale è leggermente piccante e di grande persistenza.
La Schiava Ferruccio Carlotto è un vino perfetto per chi desidera gustare rosso dal carattere semplice, finemente fruttato, di ottima freschezza. La Schiava Ferruccio Carlotto è vino prodotto in pochissimi esemplari con grande cura e rispetto nelle vigne e in cantina.
Il Frappato Baglio di Pianetto è un rosso pluripremiato, fresco, piacevole e dall’anima siciliana e internazionale, punto di equilibrio tra qualità ed ecosostenibilità.
Classico piemontese, il Barbera d'Alba è un vino che si fa apprezzare con facilità. Il vitigno Barbera fa la sua prima apparizione nella Tenuta Carretta ai primi del ‘900. Vinificato in modo tradizionale, esprime la pronta beva, l’eleganza e l’elevato livello qualitativo.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet, nonché uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2019 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet, nonché uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2018 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet e uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2013 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet e uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2014 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet e uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2015 è in piena sintonia con la sua annata.
Il Tignanello non ha bisogno di presentazioni: precursore dei vini moderni, il Tignanello Antinori è il primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique, a essere assemblato con varietà non tradizionali come il Cabernet e uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche. Il Tignanello 2016 è in piena sintonia con la sua annata.
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