Zibibbo, una lunga storia per un vino dal gusto inconfondibile
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Le uve Zibibbo sono il frutto di una sapiente produzione, retaggio di popoli antichi, che ha dimostrato quanto l’impegno e gli sforzi siano in grado di dar vita a vini incredibilmente buoni e rinomati.
C’è chi lo chiama Zibibbo, chi Moscato di Alessandria e chi addirittura Salamanna (in Campania), ma la sua identità è una e mette d’accordo tutti: l’uva Zibibbo racchiude una storia lunga migliaia di anni, aspetti inconfondibili della sua terra e peculiarità gustative di alta qualità.
Il suo nome risiede nella parola araba Zabīb, ossia “uvetta” o “uva passita”, lo Zibibbo ha origini egiziane ed è stato trapiantato per la prima volta a Pantelleria dai Fenici e, nel resto della Sicilia, Calabria e nella zona dei Pirenei, dai Saraceni. Dal quel momento, l’arte “eroica” di coltivare e lavorare questo tipo di vitigno è giunta fino ai nostri giorni, permettendoci di godere dei profumi e dei sapori della zona d’origine.
Dove nasce lo Zibibbo
Il Moscato d’Alessandria racchiude caratteristiche uniche soprattutto nel metodo di produzione, anch’esso trasmesso dagli Arabi: la pratica agricola, detta “ad alberello”, è utilizzata unicamente nelle aree insulari del Mediterraneo, come Calabria e Sicilia. Tale attività consiste nel far crescere modestamente le viti lasciandole basse, in modo che le foglie, intrecciandosi tra loro e toccando terra, formino una protezione naturale contro il vento e la salsedine. Il tronco della vite, inoltre, viene fatto crescere al di sotto del terreno in modo che essa possa godere dell’umidità assorbita durante la notte e rilasciata durante il giorno.
È soprattutto l’Isola di Pantelleria che, grazie ai vari bioclimi esistenti, meglio si predispone alla coltivazione dello Zibibbo: periodi di grande aridità si susseguono a ondate di mal tempo, forti venti e piogge.
La tecnica ad alberello è unica tanto quanto il posto in cui essa è applicata: i terrazzamenti a conca, tipici dell’isola, proteggono ulteriormente i grappoli dalle condizioni meteorologiche, grazie alla loro attitudine a sfruttare perfettamente la grande pendenza dei terreni agricoli. Questa procedura, definita anche “coltivazione a terrazza”, consiste nel delimitare un appezzamento di terra da muri di pietra che, a loro volta, la sostengono creando veri e propri scalini.
Tali pratiche, assieme a un minuzioso e faticoso lavoro dell’uomo, danno vita a preziosi e voluminosi grappoli dalla buccia spessa e dal color verde dorato e, dal 2014, sono entrate a far parte eccezionalmente del patrimonio culturale dell’Unesco.
Uva Zibibbo da tavola
Le peculiarità dell’uva Zibibbo non sono unicamente iscritte per la realizzazione di grandi vini, ma anche per goderne a tavola. I chicchi di questo vitigno, infatti, si differenziano per l’elevato grado zuccherino dovuto sia alla varietà stessa, sia al lungo periodo di maturazione dedicatogli; al palato risultano dolci, fragranti e croccanti.
Tra le uve Zibibbo destinate al consumo fresco, troviamo una varietà insolita ma piacevolmente gustosa: l’uva Zibibbo nero, dagli acini rossicci/violacei, dall’aroma moscato e dalla consistenza leggermente soda. Attualmente è diffusa in poche aree, come quella della provincia di Trapani.
Come si produce lo Zibibbo
Le uve Zibibbo, ritenute le migliori da appassimento, sono uve tardive (vendemmia a fine settembre) e incredibilmente ricche di proprietà organolettiche, difficilmente confondibili con il gusto di altri uvaggi bianchi.
Grazie alla poca propensione a subire attacchi parassitari e malattie, i grappoli vengono fatti maturare sulla pianta oltre il periodo consueto, o posti su essiccatori di pietra, definiti “stinnituri”: essi sono leggermente inclinati e permettono allo Zibibbo di esporsi completamente al sole, sprigionando profumi e sapori quanto mai autoctoni e particolari. Queste procedure sono seguite da fermentazioni che esaltano le proprietà e la dolcezza già esistenti nei chicchi, dando vita a grandi vini italiani e, più precisamente, a vini siciliani di gusto e qualità, come lo Zibibbo, il Moscato e il Passito di Pantelleria.
Come servire lo Zibibbo e con cosa si abbina
Il vino Zibibbo è una tipologia alquanto secca e aromatica e si presenta attraverso un colore paglierino e sentori di frutta bianca, fiori e agrumi. È adatto all’accompagnamento di piatti a base di pesce e carni bianche e va servito freddo a una temperatura compresa tra 8 e 12 °C; la sua gradazione alcolica minima è di 10 °C.
Il Moscato, fiore all’occhiello della produzione di uve Zibibbo, è un vino dal sapore dolce e ricco, sia nell’aspetto, presentandosi con sfumature dorate, sia nel gusto, variegato di note di albicocca, fiori d’acacia e miele. I vini Moscato sono morbidi e di grande persistenza, perfettamente abbinabili a tutta la pasticceria e più in particolare a dolci secchi, morbidi e cremosi come cassate o cannoli siciliani; la temperatura di servizio consigliata è di 10-14 °C. La gradazione alcolica minima dei vini Moscato è di 15 °C.
Il Passito di Pantelleria è il più aromatico e profumato dei vini realizzati con uve Zibibbo: si tratta di vini liquorosi dolci, ricchi di sentori di uva passa e frutta secca racchiusi in un intenso color dorato. Un gusto unico che richiede l’abbinamento a crostate e paste frolle in genere, panettoni e creme; la temperatura di servizio consigliata è di 10-18 °C. La gradazione alcolica di questa tipologia di vini Zibibbo è compresa tra gli 11.5 °C (bianchi) e i 22 °C (passiti liquorosi).
Le principali denominazioni dello Zibibbo
I vini Zibibbo sono prodotti di alta qualità e le loro denominazioni lo certificano:
- Moscato di Pantelleria DOC: vini prodotti esclusivamente nell’Isola di Pantelleria, caratterizzati da un color giallo-ambra, da profumi fragranti di moscato e da un sapore dolce. Prediligono abbinamenti a formaggi alle erbe, paste di mandorla, tipici cannoli e cassate siciliane;
- Moscato passito di Pantelleria DOC: tipici di Pantelleria, sono vini dal color giallo-ambra, dolci e caldi, consigliati con pasticceria secca, o farcita da confetture acidule, e formaggi di erbe;
- Pantelleria Moscato spumante DOC: caratterizzati da un perlage fine e persistente e da un color giallo paglierino che racchiude un sapore dolce, tipico del moscato. Spumanti prodotti nella sola Isola di Pantelleria;
- Pantelleria Passito liquoroso DOC: sono vini dal color giallo dorato-ambrato, caratterizzati da profumi intensi e da un sapore dolce, caldo e vellutato;
- Pantelleria Zibibbo dolce DOC: si distinguono per il perlage vivace, il color giallo dorato e il sapore dolce del Moscato;
- Passito di Pantelleria DOC: dolci e aromatici, sono dotati di un intenso color giallo dorato tendente all’ambra;
- Erice Passito DOC: sono prodotti con il 95% di uve Zibibbo e il restante con altri vitigni a bacca bianca, contraddistinti da un colore che varia dal giallo paglierino al dorato e da un sapore dolce e armonico;
- Erice spumante DOC: anch’essi costituiti da uve Zibibbo e altre a bacca bianca. Si distinguono per il perlage fine e persistente, il color giallo paglierino e il gusto aromatico, dolce e armonico;
- Erice vendemmia tardiva Zibibbo DOC: sono caratterizzati da un colore che va dal giallo paglierino al dorato e da un sapore dolce e pieno. Vengono realizzati con il 95% di uve Moscato d’Alessandria e il 5% di vitigni a bacca bianca;
- Calabria IGP Bianco Zibibbo;
- Calabria IGP Bianco Zibibbo Passito.
La nostra selezione di vini Zibibbo
Il Moscato d’Alessandria arriva a conclusione del pasto come una ciliegina sulla torta. Liquoroso o passito, un piccolo tulipano è ideale per sorseggiarlo; va servito freddo, tra 8 e 12 gradi. Ma le uve di questo speciale vitigno portano a espressioni eccellenti anche da sorseggiare a tavola o durante un aperitivo, non soltanto con il dessert. Di seguito alcune proposte.
Passito di Pantelleria Ferrandes
Profuma di uva passa, mandorla, frutta secca, e sa di Sicilia: il Passito di Pantelleria è una delle meraviglie dello Zibibbo. I passiti sono vinificati quasi allo stesso modo degli altri vini, con la differenza che le uve vengono lasciate appassire a lungo in modo da privare l'acino il più possibile dell’acqua. In questo modo gli zuccheri sono trattenuti nell’uva e il vino risulta dolce, profumato e persistente.
L’azienda, di proprietà di una famiglia spagnola residente da tempo sull’isola, segue antichi metodi di vinificazione e di essicazione dei grappoli. Il passito Ferrandes è ottimo con crostate, panettoni e creme.
Lighea Donnafugata
Da una delle cantine più rappresentative della Sicilia, arriva un'altra versione delle uve Zibibbo: il Lighea è un bianco freschissimo, da accompagnare a portate di pesce e insalate gourmet.
Si presenta con colore giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli; al naso esprime un bouquet ricco e fragrante, con delicate note di zagara a cui si uniscono sentori agrumati di cedro e bergamotto con lievi note di frutta esotica. Il Lighea Donnafugata ha una buona persistenza e un piacevole finale tutto minerale.
Moscato Angileri
Più intenso e ambrato rispetto allo Zibibbo tradizionale, questo Moscato è prodotto con uve appassite per lungo tempo su pianta. Il Moscato Angileri è un vino liquoroso ideale con crostate di pasta frolla e crema, magistrale con la pasticceria tipica siciliana.
Si distingue per il giallo paglierino con riflessi dorati. Il bouquet ha una carica aromatica fine ed elegante, in cui spiccano note fruttate di agrume e melone bianco, sentori floreali delicati di zagara e rosa bianca con sfumature di erbe aromatiche. Al palato risulta fresco e pulito, caratterizzato da una delicata dolcezza ed una bella persistenza.
Dolci, secchi o spumantizzati, i vini Zibibbo racchiudono la maestria, la tradizione e la passione di esperti viticoltori che, attraverso una sapiente produzione, danno vita a prodotti di qualità, fama e prestigio.
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Passito di Pantelleria
Il Passito di Pantelleria Ferrandes parla di tradizione, in ogni sua caratteristica. Prodotto con sole uve Zibibbo, ha un profumo deciso che rievoca uva passa e frutta secca e un sapore dolce e intenso come l’isola da cui proviene.
35,42 € -8% 38,50 €Lighea
Lighea 2020 è un vino prodotto dalla cantina Donnafugata si presenta di colore giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli, al naso esprime un bouquet ricco e fragrante, con delicate note di zagara a cui si uniscono sentori agrumati di cedro e bergamotto con lievi note di frutta esotica. In bocca è freschissimo, con una buona persistenza e un piacevole finale tutto minerale.
14,63 € -8% 15,90 €Alaziza
Alaziza della cantina Feudi del Pisciotto è un vino dal colore giallo paglierino, al naso esprime sentori di fiori d'arancio dello zibibbo, in bocca è estremamente leggero e scorrevole, di notevole equilibrio, dotato di un finale lungo e molto persistente.
11,87 € -8% 12,90 €