Cantina Imperatori: i vini delle campagne romane in chiave moderna

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Cantina Imperatori: i vini delle campagne romane in chiave moderna

“Una cantina ottima, vini particolari, personale preparatissimo, location molto suggestiva”, “Prodotti di qualità eccellente, per non parlare della cantina, una tra le più belle d’Italia”.

Si potrebbe continuare, ma di opinioni a riguardo ve ne sono abbastanza in rete. Raccontano di una giovane realtà del vino, un luogo incantato dove ogni aspetto, dal territorio alla qualità dei vini, sorprende e compiace chi vi entra magicamente in contatto.

Siamo nella Cantina Imperatori, azienda agricola a Sud di Roma, in quel di Frascati. Tra le punte arrotondate delle colline lo scenario è incantevole, da millenni una culla accogliente per le viti. Partire dal territorio è una condizione necessaria per il vino, che ne incarna le peculiarità e le interpreta per restituirle nel sorso: la parola chiave durante l’assaggio di un vino Imperatori è riscoperta, con una duplice lettura. Una rivela delle colline romane, l’altra delle varietà di uve più vecchie.

Territorio Cantina Imperatori

Che l’azienda operi in ottica di riscoperta del territorio lo si percepisce appena si varca il suo ingresso. Come ogni meraviglia andrebbe goduta di persona – a riguardo Cantina Imperatori ha sempre organizzato diversi tour conoscitivi -; alcuni dettagli però meritano quantomeno una menzione, come la conformazione ad anfiteatro dei siti che degrada verso Roma, la precisione e l’ordine che armonizzano ogni cosa, l’esclusiva cantina, le anfore nella grotta.

Ogni singolo elemento, piccolo o grande, tangibile o astratto, contribuisce a una visione d’insieme che nasce da un progetto concretizzatosi grazie a competenza e passione, e fondato sull’intenzione di rispettare le potenzialità del proprio territorio, unico modo per avere i risultati desiderati in bottiglia.

L’ambizione, in questo caso, è quella di creare vini d’eccellenza attraverso una nuova interpretazione delle varietà già coltivate in queste aree, ma non solo. È la riscoperta del vino.

I vini Imperatori

Vitigni Cantina Imperatori

Si inizia da un’idea. È quella di non produrre la DOC Frascati, bensì di concentrarsi su varietà insolite e monovitigni.

Così Cantina Imperatori da un lato recupera e reinterpreta le uve coltivate nelle campagne romane prima della crisi fillosserica, dall’altro introduce uve internazionali coniugandole perfettamente con le caratteristiche del territorio. I vini nascono da un’attenzione meticolosa che parte in vigna e termina in cantina, affinché ogni bottiglia sia buona e pregiata.

Il monitoraggio dei principali parassiti della vite è continuo, le coltivazioni biologiche con pratiche agronomiche a basso impatto ambientale, tutte le tecniche in vigna puntano a preservare le qualità organolettiche delle uve, come la raccolta manuale dei grappoli che fa sì che i chicchi restino integri.

I vitigni sono cinque, di cui due autoctoni, i vini sette. Tutti hanno una certa personalità, ma il più particolare è senza dubbio il Trebbiano Verde.

 

Segreto Verde

Il Segreto Verde

Arriva da un vitigno remoto che i Romani chiamavano virdis per il colore degli acini e che prima della crisi fillosserica rappresentava l’uva bianca per eccellenza nelle campagne romane; dalle uve autoctone di Trebbiano Verde la Cantina Imperatori dà vita a due vini di tutto rispetto.

Dopo la raccolta una parte delle uve viene vinificata in modo classico in silos d’acciaio a temperatura controllata per ottenere un Segreto Verde dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, aroma complesso e imponente, sapore pieno, armonico e molto persistente.

 

Un’altra parte delle uve invece è destinata alle gallerie romane, con vinificazione e affinamento in anfore di terracotta non smaltate, in cui le bucce macerano per sei mesi. Si ottiene, così, il più incredibile dei vini Imperatori, il Segreto Verde, complesso ed elegante, con sapore pieno e aromatico. Oltre le qualità organolettiche, questo vino rende valore a una tradizione che si rinnova da oltre 5000 anni: le anfore in terracotta sono antichi vasi vinari che ricordano l’utero materno nella forma e che, grazie al materiale in argilla, amplificano il concetto di terroir.

 

Anfore Cantina Imperatori

 

 

Cesanese IGP Lazio

Il Cesanese IGP Lazio

Unico vitigno rosso autoctono del Lazio, qualitativamente il Cesanese è stato rivalorizzato solo di recente. Inserito nel progetto di riscoperta della Cantina Imperatori, il Cesanese si è adattato alla perfezione al territorio, nonostante sia un vitigno difficile; questo grazie ai terreni sciolti, ben drenati e a un’esposizione ideale. L’affinamento avviene in botti di rovere di slavonia per almeno 12 mesi.

Il vino è elegante e di buona struttura. Si presenta con colore rosso rubino che, invecchiando, tende al granato; l’aroma è intenso, ampio, con note floreali e fruttate, tipiche delle uve Cesanese.

 

Cabernet Sauvignon IGP Lazio

Il Cabernet Sauvignon IGP Lazio

Dal respiro internazionale, il Cabernet Sauvignon è un vitigno dalla grande capacità di adattamento. Nell’azienda Imperatori ha trovato terreni caldi e soleggiati, ideali per produrre un vino rosso di grande struttura e longevità. L’affinamento avviene in tonneau di rovere francese per almeno 24 mesi.
Il Cabernet Sauvignon Imperatori è complesso, ampio e molto fine, con note di frutti rossi e sentori di spezie dolci. È di un rosso rubino molto intenso, con leggeri riflessi violacei e sfumature granate che aumentano con l’invecchiamento. In bocca rivela una struttura ottima con carica tannica potente e avvolgente, che raggiunge il pieno equilibrio durante l’invecchiamento.

Vini che guardano al futuro

Accanto ai vini già disponibili – ricordiamo che sono due autoctoni e tre internazionali – uno sguardo al futuro prossimo. Con il Cesanese vinificato in bianco, Cantina Imperatori è l’unica azienda in Lazio a realizzare una base spumante per un metodo classico, in uscita nel 2022.

Ottimo per una giovane azienda, sorprendente per vini in commercio dal 2014. Il progetto Imperatori funziona e guarda avanti con lo stesso spirito da cui è nato: creare vini che sorprendano chi è capace di riconoscere ed apprezzare la vera eccellenza.

  • Verdicchio, grape variety of ancient origin that the ancient Romans called virdis due to the characteristic color of the berries, was cultivated in the Roman countryside, where it was the reference white grape before the phylloxera crisis. At our winery we believe it can express the unique and irrefutable characteristics of the great white wine that it is.

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  • The Trebbiano Verde, a vine of remote origins that the ancient Romans called virdis for the characteristic color of the berries and known today with the generic definition of Verdicchio, was cultivated in the Roman countryside, where before the phylloxer crisis, it was the reference white grape. This is the terracotta Amphora, with indigenous yeasts, a journey back in time.

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  • The Cesanese is an indigenous red grape of Lazio, which has always been cultivated in the territory but has only been rediscovered qualitatively in recent years. In the case in Cesanese Imperatori, the Affile clone is used, pleasant and persuasive.

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  • Cabernet Sauvignon, praised by Pliny the Elder in his monumental work Naturalis Historia, under the name of Biturica because it was cultivated by the Bituriges who lived on the northern side of the Pyrenees at that time. Adaptable to almost any climatic condition, here it has found warm and sunny terrains, ideal for the production of red wines with great structure and longevity.

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  • Imperatori Pas Dosè is a Classic Method with a straw yellow color and a fine and persistent perlage, the nose is perfectly balanced with notes of apple and almond accompanied by hints of aromatic herbs and bread crust. In the mouth it is delicately savory, with good acidity and a long and pleasant persistence.

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